Ad un’osservazione settimanale, la Stazione Spaziale Internazionale rileva che per la terza settimana consecutiva l’indice medio di trasportabilità Rt è in aumento (a 0,93). Tuttavia, per la prima volta, la terapia intensiva stava scendendo al di sotto della soglia critica
Veneto con controllo speciale “Tre regioni hanno Rt min. Maggiore di 1 e altre 3 hanno un valore vicino a 1”, mostra il rapporto. Sottolinea che “la regione Veneto, oltre ad un Rt preciso maggiore di uno, è accompagnato da un tasso particolarmente elevato”.
Zone a basso rischio In particolare – analisi del documento – 9 regioni e province autonome sono classificate a basso rischio: 11 di esse sono classificate a medio rischio, di cui tre (Emilia-Romagna, Valle d’Aosta e Veneto) hanno un’alta probabilità di avanzare ad alto rischio nel mese successivo se L’attuale redditività rimane invariata: una regione (Sardegna) ha un rating di rischio “non valutabile” – equivalente a rischio elevato – data la sua bassa percentuale di completezza dei dati.
“Essenziale per mantenere la linea di rigore.” La diffusione dell’epidemia “rimane molto elevata e il suo impatto è sostenibile nella maggior parte del Paese. Inoltre, nella maggior parte delle regioni vi sono ancora rischi medi o alti di un’epidemia incontrollabile e incontrollabile. Sottolinea la necessità di mantenere la linea di rigorose misure di mitigazione adottate durante le vacanze”. compleanno “.
Per la prima volta, la terapia intensiva è al di sotto della soglia critica Si registra anche un calo generale dell’impatto della pandemia sui servizi di assistenza, con tassi di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e aree mediche al di sotto della soglia critica del 30% stabilita a livello nazionale, per la prima volta dalla fine. Ottobre. Tuttavia, è stato osservato che 10 regioni avevano ancora un tasso di occupazione nella terapia intensiva e / o nei campi medici al di sopra della soglia critica. In generale, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è leggermente diminuito da 2731 (21/12/2020) a 2565 (28/12/2020); Il numero di persone negli ospedali delle aree mediche è diminuito da 25.145 (21/12/2020) a 23.932 (28/12/2020). Questa tendenza a livello nazionale è alla base di forti differenze regionali.